PREMIO DI POESIA E TEATRO ROMANESCHI | Nasce la Prima Edizione dedicata a Giovanni Castellani. L’intervista con Giovanni Samaritani del Teatro Arciliuto

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La Compagnia teatrale “GIOVANNI CASTELLANI” insieme all’Associazione “MARGHERONE FA COSE”, il Teatro ARCILIUTO e PINCI Torrefazione del Caffè s.r.l. presentano il I° PREMIO DI POESIA E TEATRO ROMANESCHI dedicato alla memoria di GIOVANNI CASTELLANI.

Due le sezioni previste: Sezione Poesia  in dialetto romanesco edita e/o inedita in cui la struttura sia quella del sonetto e Sezione Teatro in dialetto romanesco mai rappresentato ad atto unico della durata massima di 60 minuti con numero massimo di 7 personaggi.

Abbiamo intervistato Giovanni Samaritani figlio di Enzo, fondatore nel 1967 del  Teatro Arciliuto.

Chi era GIOVANNI CASTELLANI?
Giovanni Castellani era un importante commercialista e tributarista romano che ha coltivato la sua passione al teatro fin da giovanissimo alla scuola Villa Flaminia di Roma.
La sua passione per la romanità e il suo dialetto lo ha portato a creare una compagnia teatrale e a scrivere testi teatrali. Nel 1993 fondò la compagnia di Giovanni Castellani,  conosciuta anche come Roma Nostra. Insieme ad amici di sempre, anche loro impegnati lavorativamente in altri campi, ed artisticamente in modo amatoriale, iniziano  al Teatro Arciliuto la loro avventura di palcoscenico mettendo in scena il poema di Cesare Pascarella “La scoperta dell’America”. Segue poi “Roma Nostra” sempre ispirato ai versi di Pascarella e poi altre, consolidando di anno in anno la crescita della loro bravura. Segue a breve il riconsocimento a compagnia teatrale stabile del Teatro Arciliuto in quanto formata esclusivamente dai suoi fondatori: Antonella Aiesi, Giovanni Castellani, Massimo Cinque,  Caterina Ferlito, Massimo Marinelli, Paola Pinci e Piero Trio.

Qual era il suo sogno più grande di Giovanni?
Uno dei suoi sogni teatrali più grandi è quello che vi fossero anche altre compagnie che recitassero i suoi testi e che la sua compagnia continuasse il percorso iniziato.

La sua passione per la romanità e per il dialetto romanesco come nasce?
Dall’approfondimento della bellezza della lingua dei testi letterari e poetici.

In ambito letterario gli scrittori più famosi tra quelli che lo hanno usato sono Giuseppe Gioachino Belli, Trilussa, Cesare Pascarella e Mario dell’Arco. Non solo un dialetto ma un vero e proprio linguaggio?
Lui avrebbe risposto “Un linguaggio poetico”.

In ambito culturale ha avuto importanza nell’ambiente cinematografico e televisivo e con l’avvento del neorealismo abbiamo imparato a giocare con la “romaneschità” del quotidiano alla quale si aggiunta poi la tradizione delle compagnie teatrali e di avanspettacolo cittadine. 
Qualcuno però sostiene che il romanesco sia stato sostituito dall’italiano regionale. Cosa ne pensi?
Le lingue in generale, i vocaboli, sono in continua evoluzione. Nascono parole e si modificano continuamente. La lingua romanesca sta scomparendo e quella che viene identificata dal largo pubblico è un accentazione di parole italiane.

Possiamo dire che il romanesco è una lingua viva in continua trasformazione?
Il romanesco è un’altra cosa.

Fondamentale continuare a coltivarne il rispetto e la memoria anche attraverso un bando come quello pensato in memoria di Giovanni Castellani?
E’ il rispetto della storia dei nostri linguaggi. Esprimersi in una lingua o con un dialetto, sono modi diversi di portare al pubblico i sentimenti delle società.
I dialetti vanno protetti perché sono la nostra storia.

Quali le opportunità offerte da questa Prima Edizione?
Sicuramente poche e, sicuramente, è sempre più difficile trovare delle nicchie di qualità che non scadano nello sfruttamento commerciale delle situazioni. E sarà sempre più difficile.
Ma questo non vuol dire che non ne valga la pena. Il teatro Arciliuto è uno spazio di qualità. Tra gli spazi romani inserirei anche il Puff.

Quali sono i premi previsti dal bando?
Per la SEZIONE POESIA: il primo premio Poesia prevede Euro 400 (quattrocento) + cesta di prodotti Pinci Caffè dal valore di Euro 100 (cento); il Secondo premio  Euro 200 (duecento) + cesta di prodotti Pinci Caffè dal valore di Euro 100 (cento); mentre il Terzo premio Poesia mette in palio Euro 100 (cento) + cesta di prodotti Pinci Caffè dal valore di Euro 100 (cento).
Per la SEZIONE TEATRO: Unico premio  pari a Euro 700 (settecento) + cesta di prodotti Pinci Caffè dal valore di Euro 300 (trecento).

C’è tempo fino a ?
Tutti gli elaborati dovranno essere spediti tramite mail entro e non oltre il giorno 30 gennaio 2020 al seguente indirizzo di posta elettronica: concorsogiovannicastellani @ gmail.com.    La premiazione avrà luogo il giorno giovedì 30 aprile 2020 e gli Autori vincitori saranno avvisati tramite mail o telefonicamente.

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Tutte le info sono disponibili su
https://www.arciliuto.it/it/bando-giovanni-castellani.html

Intervista a cura di Promosocial

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