@checco_zalone #ToloTolo
Consensi non unanimi nella rete per TOLO TOLO, il nuovissimo film di Checco Zalone. Attualmente è campione di incassi ai botteghini, nonostante le stroncature della critica.
Dal primo gennaio ad oggi ha guadagnato più di 34 milioni di euro e anche se non dovesse raggiungere i numeri di “Quo Vado?”, che nel 2016 ha toccato la vetta dei 65 milioni di euro, non farà fatica ad aggiudicarsi uno dei 3-4 migliori risultati di questo millennio.
Il film è stato criticato, da molti per l’assenza di virtuosismi di regia e per altri tecnicismi visto che è stato lo stesso Zalone a firmarne la regia. Il divorzio da Gennaro Nunziante ha acceso così molti campanelli d’allarme che il film sta brillantemente silenziando staccando biglietti.
Altri invece hanno preso di mira alcune poco apprezzate note di umorismo, come anche l’assenza di una sceneggiatura particolarmente ispirata.
C’è chi fa confusione sul tema definendo TOLO TOLO il film sugli italiani, chi invece sui migranti.
Il ritratto “sputato” di molte pellicole “alla Vanzina” ma si sa, in Italia, ciò che non funziona (e magari proviene dall’estero), lo si valorizza , ciò che invece piace, diventa un problema perché “sottrae” idealmente incassi al mondo del cinema, che dal canto suo non se la passa molto bene. Il Cinema di questi tempi subisce il fascino delle pellicole oltre i confini nazionali.
In questa pellicola lui Checco Zaolone incarna un duplice ruolo: quello di un imprenditore di “insuccesso” e quello di Tolo Tolo (espressione usata da un bambino africano quando lo incontra per la prima volta), granello di sale in un mondo di cacao.
Checco è un sognatore deluso dalla madre patria, rifiuta il reddito di cittadinanza e apre un sushi restaurant ma fallisce miserabilmente e deve fare i conti con i creditori. Decide così di scappare e rifugiarsi in Africa dove si reinventa cameriere per un resort. Anche lì però la situazione cambia e assiste allo scoppio di una guerra civile con l’arrivo di una sorta di Isis o di Boko Haram. Decide così di tornare in Italia, ma non può farlo perché i creditori sono pronti a dargli la caccia. Si ritrova così a scappare ritrovandosi nella stessa situazione dei migranti. Nessuno lo vuole, soprattutto la sua famiglia perché con la sua scomparsa potranno estinguere tutti i debiti.
Per Checco Zalone si tratta del quinto film per il grande schermo. Nella sua Filmografia Cado dalle nubi (2009), Che bella giornata (2011), Sole a catinelle (2013) e Quo vado?(2016), tutti diretti da Gennaro Nunziante.
Nel cast di Tolo Tolo: Souleymane Sylla (Oumar), Manda Touré (Idjaba), Jean Marie Godet (Generale Ducros), Eduardo Rejón (Medico spagnolo), Fabrizio Rocchi (Medico ONG spagnola), Francesco Cassano (Guardia costiera), Nunzio Cappiello (Zio Sushi), Nassor Said Birya, Alexis Michalik, Antonella Attili, Nicola Nocella, Maurizio Bousso, Gianni D’Addario, Barbara Bouchet, Christian Petaroscia, Nicola Di Bari e Nichi Vendola.