In uscita dall’8 ottobre il nuovo libro di Vincenzo Mollica dal titolo “L’Italia agli Oscar. Racconto di un cronista“, dedicato alla storia del Premio Oscar, visto dagli italiani. Sono tanti gli italiani che hanno vinto la prestigiosa statuetta oltre Sophia Loren, Vittorio De Sica, Anna Magnani, Federico Fellini, Ennio Morricone, Roberto Benigni, Paolo Sorrentino, Gabriele Salvatores….
Questo libro è un viaggio fra America e Italia, anche fotografico…
“Che cosa sono gli Oscar? ” – si domanda Vincenzo Mollica – “Forse il paragone che rende meglio l’idea della loro importanza è di tipo liturgico. Il premio Oscar, a mio avviso, è l’altare maggiore di quella immensa cattedrale che è il cinema. Tutte le cattedrali, come sappiamo hanno tante navate, tanti altari minori, ma l’altare maggiore è quello sul quale si svolge la messa più importante, quella cantata, quella delle grandi occasioni. Ed è una messa sempre uguale e sempre lo sarà, nei secoli dei secoli. Io ci sono andato più di trenta volte e la liturgia è sempre stata la stessa. Quelli che prenderanno la statuetta entreranno nell’eternità, una sorta di paradiso del cinema. Quelli che devono accontentarsi della nomination sono in una specie di purgatorio”. Vincenzo Mollica è inviato del TG1 e si considera un cronista impressionista e impressionabile perchè è al TG1 dal 1980.
Steve Della Casa che dal 1994 racconta a “Hollywood Party” su Radio Rai 3 i grandi del cinema e incidentalmente scrive anche libri e dirige documentari ci tiene ad aggiungere che : “La storia del cinema italiano è anche la storia del suo continuo confronto con il cinema americano. Non è un caso se la library del prodotto statunitense e quella del prodotto italiano siano in assoluto quelle che hanno il più alto valore commerciale e che hanno prodotto il maggior numero di capolavori nella storia del cinema. Il rapporto tra Roma e Hollywood è stato da sempre segnato dall’emulazione, dalla concorrenza ma anche dalla reciproca passione e da un rispetto che è ben testimoniato dall’accoglienza che i prodotti hanno ricevuto nei mercati dell’altro paese”.