Non è facile essere un manager all’apice della carriera. In mezz’ora quella carriera può finire nel dimenticatoio, soprattutto se è stata costruita nel mondo delle auto che non può e non deve lasciare spazio a tutto ciò che non è lucido calcolo. Perché se le auto fanno sognare, non è per la forma che evocano o la tecnologia che impiegano, quanto piuttosto per la capacità dirigenziale di restare attaccati ai numeri.
Per essere dei sognatori e far sognare gli altri bisogna essere diversi e questa diversità non può essere espressa fino a quando è accerchiata dalle regole.
Capitano, però, ad un certo punto fatti o eventi che hanno la capacità di spingere a nuova rinascita e nuovi percorsi di vita.
Alain (Fabrice Luchini), un rispettato uomo d’affari e un brillante oratore, sempre in corsa contro il tempo ha un sogno: realizzare un’auto totalmente elettrica. E’ convinto che il progetto piacerà al mercato ma è così preso dal lavoro da mettere in secondo piano la sua salute. Tant’è che, a poche settimane dal lancio della sua rivoluzionaria auto, viene colpito da un ictus e, pur lasciandolo indenne da potenziali paralisi fisiche, gli scombina l’emisfero cerebrale nel quale si forma il linguaggio: ne deriva una conseguente perdita della memoria associativa.
Si trova, quindi, ad affrontare una intensa attività di riabilitazione alla quale, inizialmente si sottrare perchè ha difficoltà ad accettare la sua malattia. Alain è l’uomo che non conosce i grazie. Accade però qualcosa che lo spinge nella direzione riabilitativa: inizialmente è la corsa contro il tempo per sostenere la conferenza stampa di presentazione dell’auto in cui crede fortemente e, successivamente, è l’occasione per fare cose che mai avrebbe pensato di fare. Anche perché l’essere uomini di successo implica spesso l’assentarsi dalla proprie responsabilità familiari. Quando il mondo del lavoro crolla, in casa si devono ricostruire i rapporti dalle macerie.
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https://www.youtube.com/watch?v=XkAIh-1g0vY
Il merito della voglia di rinascita di Alain va riconosciuto a Jeanne, la giovane logopedista che con grande impegno e pazienza, entra in empatia con Alain – Jeanne e Alain imparano a conoscersi e a ricostruire se stessi, a modo proprio concedendosi il tempo di vivere – e alla sua unica figlia.
Nel cast del film anche Leïla Bekhti, Rebecca Marder della Comédie française e Igor Gotesman.
Il film uscirà al cinema il 21 febbraio 2019. La durata della pellicola è di 100 minuti ed è distribuita da Bim Distribuzione…