I TIEPOLO: i colori del disegno, Mostre a Roma, Musei Capitolini, fino a gennaio 2015.

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E’ in corso a Roma, presso i Musei Capitolini fino al gennaio 2015, la mostra dei disegni di Giambattista Tiepolo, dei figli Giandomenico e Lorenzo.

Tiepolo é stato sicuramente uno dei massimi esponenti tra il ‘ 600 e i ‘ 700 e non solo in Italia, fu chiamato in Spagna nel 1761 da Carlo III, per decorare con affreschi le sale del nuovo Palazzo Reale, nel 4 giugno del 1762 Tiepolo raggiunse Madrid insieme ai figli Lorenzo e Giandomenico con i quali diede vita ad una bottega d’ arte fra le più operose dell’ epoca.

La mostra di Roma raccoglie 95 opere, alcune tele rappresentative e coerenti con il percorso della mostra, prevalentemente disegni e alcune incisioni rendendo giustizia alla grandiosità della grafica settecentesca.

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Il percorso si snoda in modo molto accattivante, tuttavia l’ installazione avrebbe richiesto una maggiore cura per quanto riguarda l’ illuminazione delle opere che seppure rispettando tutti le norme della sicurezza, le luci dirette alle opere avrebbero richiesto maggiore attenzione riguardo ai riflessi sprigionati dal vetro, nel caso dei disegni, e dalla luminosità dell’ olio, nel caso dei dipinti. Questo però non ci sottrae al piacere di visitare la mostra dove il potenziale espresso graficamente dal Tiepolo é veramente notevole. In alcuni disegni é palese l’ influenza dell’ oriente su Giambattista, come nei Paesaggi ad esempio, si colgono i lirismi di Giandomenico nella tela Abramo e i tre angeli, con impronte che ci ricordano Bosh e l’ Arcimboldi anche se non suoi contemporanei .Tutta da scoprire la serie di disegni di Giandomenico con la figura centrale del Centauro e con gli Ignudi, forse la modalità del segno e la sua freschezza ci suggeriscono anche una “ magica irriverenza” senza mai scadere nell’ ovvio. Sono interessanti anche le Allegorie, di Giambattista, dove assistiamo alla rappresentazione iconografica classica e all’ironia delle maschere come Pulcinella o di alcuni notabili dell’ epoca.

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La forza interiore del linguaggio é innegabile soprattutto nei disegni: freschezza e segno ancor oggi attuale e innovativo, rendono Giambattista fra i maggiori artisti della grafica a lui contemporanei. La sua formazione si realizzò presso la bottega di Gregorio Lazzarini nel 1710, pittore eclettico, da cui apprese i primi rudimenti, il gusto per il grandioso e teatrale nelle composizioni. Successivamente si diresse verso la cosiddetta pittura “tenebrosa” , rivolgendo la sua attenzione anche ad artisti cinquecenteschi come Tintoretto, Paolo Veronese e Jacopo Bassano.

Durante il percorso della mostra si nota come il segno per i Tiepolo non fosse mero conduttore alla narrazione dell’ opera ma che sviscerasse tutta la sua interiorità ci porta a quegli studi che precedono le grandi opere come L’ Annunciazione, Sacra famiglia, Cartella decorativa da soffitto a trompe l’ oil, e molti altri. La magia del segno é sempre presente nei disegni e nelle incisioni. (E’significativo citare la mostra tenutasi a Roma nel 2012 Tiepolo Nero, opera grafica e matrici incise, che fu il seguito della grande prima in Svizzera, una mostra veramente unica e singolare per chi ama la vera essenza del segno).

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Molte sono le cose che si potrebbero dire sul Tiepolo, lascio lo spazio a tutta la serie di interventi critici che hanno fatto da ottimo corollario alla mostra consultando direttamente la fonte.

Per informazioni dettagliate e cartella stampa si veda il sito ufficiale:
http://www.museicapitolini.org/mostre_ed_eventi/mostre/tiepolo_i_colori_del_disegno.

Roberto Naponiello
Redattore de IL SAGGIO per Roma
6 ottobre 2014

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