I rapper di oggi non sono i cantautori di ieri soltanto che non praticano più melodici acuti perché troppo impegnati a fare i salti con l’Hastag e a fumarsi scie chimiche, anche se, a dire il vero, molti bevono solo acqua concedendosi giusto una cicca qui e là, preparata alla bene in meglio, tra una performance e l’altra.
Questa è la nostra idea che si sposa bene con la convinzione che MAXI-B sia un cantautore dei giorni dieci, forse, a metà strada tra una crew e una entità tutto tranne che astratta che gioca e fa a pugni con le proprie parole che diventano, ora concetti ora slogans.
Il forse è d’obbligo anche perché l’unica cosa certa che sappiamo di MAXI-B è che è tornato dopo quasi 2 anni e mezzo di silenzio musicale proponendo melodie energiche, mediatiche miste a parole che ci appaiono cariche di esperienze con quel linguaggio che usano: diretto, compatto, quanto un pugno che si scontra con la parete dello stomaco tra un giro di basso e l’altro.
Il linguaggio di MAXI-B rispetta in pieno i caratteri semanteci di un linguaggio che decrive con occhi contemporanei la critica sociale, usa qui e là riferimenti autoreferenziali e metalinguistici, anche se in “MALEDETTO” tutto ciò diventa galassia musicale e testuale a se stante nella quale non mancano l’amore, il sesso, le droghe leggere, il divertimento. Divertissement rappistico distante anni luce dal pop di J-AX e di Fedez soci di “società a perdere” proprio come il presente.
Sarà per questa ragione che nella seconda di copertina troneggia la frase “Sognare è per persone coraggiose” e dobbiamo ammettere che lo slang di MAXI-B, anche se non ci fa sognare come dovrebbe, si mostra assai immediato e denso di coraggio da vendere che ci sta tutto in un contesto che scopriamo piacevolmente rafforzato da quella gergalità che possiamo definire tipica di MAXI-B: la sua cifra stilistica.
MAXI-B sostiene di aver scritto questo disco guardandosi allo specchio.
“Dovevo tirare fuori tutte le sensazioni che ho provato negli ultimi due anni” – afferma MAXi-B – “a volte allontanarsi serve per non perdersi, ora vedo tutto con più licidità, soprattutto la delusione verso il mondo Rap, troppo superficiale e legato a stereotipi lontani dalla mia realtà“.
[tube]https://www.youtube.com/watch?v=A9_M-aDJc1Q[/tube]
https://www.youtube.com/watch?v=A9_M-aDJc1Q
E “habemus RAPPER”, o meglio “MAXI-B”
Il disco “MALEDETTO” si compone di 17 tracce (definite da iTUNES come esplicite)
1 Maledetto / 2. Backstreetboys / 3. Parlo chiaro / 4. Habemus Rapper / 5. Freestyle / 6. Da solo (feat. Ghemon) / 7. Mani in alto / 8. L’arte del rap / 9. Confidenze / 10. Super Rapper / 11. Annibale / 12. Chi non ha cuore / 13. L’amore inutile (feat. Daniele Vit) / 14. Le 10 regole del rapper (feat. DJ Double S & Big Joe) / 15. Il filosofo / 16. Senza di me (feat. Michel & Amir Issaa) / 17. Polvere (feat. Kay) / 18. Mi diverto (solo su itunes)
In digitale il suo disco lo trovate qui : iTunes
Concordiamo con chi definisce MAXI-B un artista di frontiera. Sarà che è nato tra Varese e Lugano e ha dovuto imparare molto preso cosa significa dare un taglio al proprio cordone ombelicale per cambiarsi il destino.
Maxi B vince un concorso per giovani rapper indetto da una rivista del settore hip hop. (AELLE). In palio la produzione di un disco. Era il 2000. Lo stesso anno in coppia con Kaso esordisce con l’album Preso Giallo. Nel 2005 sempre con Kaso, esce Tangram. Nel 2006 forma il gruppo Metro Stars con il quale produce due lavori. Lo stesso anno Cookies & Milk, per Vibra Records. Nel 2007 esce MetroTape Vol.1, sempre per Vibra Records. Nel 2008 intraprende la carriera solista ed esce il primo album Invidia per Latlantide Promotion. Qui troviamo un duetto con Giorgio Gaber, dove nasce una nuova versione di Destra Sinistra canzone nota del cantautore milanese. Nel 2010 esce la versione DeLuxe Invidia Gold Edition. Ancora per Latlantide. Nel 2011 cambia etichetta e passa a Tempi Duri di Fabri Fibra e produce un mixtape. Cattivo. Nel 2012 prodotto da Tempi Duri e Universal esce L’Ottavo Giorno Della Settimana. Nel 2015 torna a Latlantide e sforna un nuovo disco dal titolo Maledetto.
Tra le tante collaborazioni spiccano i nomi di Salmo, Fabri Fibra, Clementino, Tormento, Esa, Atpc, Bassi Maestro, Gué Pequeno, Nesli, E green, Daniele Vit, Ghemon, Amir, One Mic, Ensi, Rayden, Two Fingerz, Crookers, Dj Double S, Primo (Cor Veleno), Matteo Pelli, Loretta Grace, Dj Nais...
Chissà se MAXI-B si sente veramente un “ANNIBILE“. Chiudiamo con questo dubbio la recensione di “MALEDETTO” che ha il pregio di essere un concept ricco, di riferimenti, di lotte, di opportunità di riflessione e sposa perfettamente la filosofia che va avanti già da un po’ e concentra nei “Veramente Anonimi” il tentativo mediatico di svegliare le giovani menti dai vecchi rapper troppo presi a vivere la falsità del mondo. Quel Mondo che “si trova il cazzo solo se ha un computer”, che si fuma bottiglie e schizza prediche: il cavallo di battaglia di chi “scopa bene, nel lusso, mentre razzola male, tra la povera gente che resta sempre tale”.
di Giovanni Pirri


