Inaugurazione del SENTIERO DELLA PACE – POT MIRU – Sabato 21 Marzo

gorizia

Sabato 21 marzo alle ore 12 alla piazza Transalpina – trg EVROPE nasce “POT MIRU”, la Via di Pace transfrontaliera di Gorizia/Gorica. 

Dal 2011 sull’esempio del Sentiero della pace nell’Alto Isonzo si sta creando il Sentiero della pace dalle Alpi all’Adriatico. Con il sostegno del bando del Ministero per l’economia, dove il partner principale era l’organizzazione regionale Smaragdna pot (Il sentiero di smeraldo), nel 2012 è stato realizzato molto materiale di promozione per la parte slovena del sentiero. Le attività transfrontaliere avvengono invece grazie al sostegno del progetto transfrontaliero Pot miru/Via di Pace, in vigore dall’ottobre 2012 all’aprile 2015, dove partner principale è la Provincia di Gorizia mentre quello progettuale è la Fondazione. A questo progetto collaborano anche Comuni e Province del Litorale e del territorio del Friuli Venezia Giulia.

Il Sentiero della pace dalle Alpi all’Adriatico riunisce il patrimonio, gli enti e le persone presenti lungo l’allora Fronte isontino dal Rombon a Duino. La missione simbolica di questo sentiero è la collaborazione e la riconciliazione tra i popoli un tempo in contrasto. Un altro significato che si vuole dare al sentiero è quello del riconoscimento e dello sviluppo del turismo sul territorio transfrontaliero lungo il fiume Isonzo. L’inaugurazione ufficiale del Sentiero della pace avverrà il 21 marzo 2015 nella piazza Transalpina tra Nova Gorica e Gorizia.

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Per l’occasione si esibiranno: Vlado Kreslin e Antonella Ruggiero  –  Coro di voci bianche “Via di Pace”  –   Orchestra NOVA FILHARMONIJA di Nova Gorica – Arrangiamenti e direzione di Valter Sivilotti.
Organizzato dalla Provincia di Gorizia e dalla Fundacija Poti miru Posočja a Gorizia.  

Il Sentiero della pace dalle Alpi all’Adriatico inizia a Log pod Mangartom e, passando accanto alla fortezza Kluže, i musei all’aperto Ravelnik e Čelo, sale alla malga Golobar ed al museo all’aperto Zaprikraj. Attraverso Drežnica scende, passando presso l’ossario italiano, a Kobarid (Caporetto), dove si suddivide in due tronconi. Un tracciato sale alla dorsale del Kolovrat e al museo all’aperto, l’altra giunge, passando per le malghe Kuhinja e Pretovč, al museo all’aperto Mrzli vrh, da dove scende sino alla chiesetta commemorativa del Santo Spirito a Javorca, da qui giunge a Tolmin e quindi all’ossario tedesco ed al museo all’aperto Mengore. Dal museo all’aperto Kolovrat il sentiero prosegue attraverso Kambreško al Sabotino ed al Collio sloveno, l’altro tracciato dal Kolovrat scende a Plave, da dove sale a Prižnica, Vodice, Monte Santo, sino al San Gabriele. Entrambi i tracciati si ricongiungono a Nova Gorica / Gorizia, da dove il sentiero prosegue per il Monte Marco e le colline di Vrtojba e Bilje sino al cippo a Cerje e al Sentiero della pace sul Carso. Là il Sentiero della pace torna a dividersi in due tracciati che attraversano l’ex confine. Un tracciato, nella parte italiana, collega il Monte San Michele, il Percorso storico del Brestovec, l’ossario italiano di Redipuglia, il Parco tematico della Grande Guerra Monfalcone e si conclude a Duino. L’altro tracciato sul Carso collega il trono di pietra di Borojević, la ‘Grotta delle patate’, Gorjansko e l’altro cimitero austro-ungarico ed il monte Ermada, a cavallo del confine, per concludersi a Duino.

Il Sentiero della pace dalle Alpi all’Adriatico completa la testimonianza sul passato di questi luoghi, che i visitatori possono incontrare nei musei di Kobarid, Tolmin e Nova Gorica, nei Musei provinciali di Gorizia – Museo della Grande Guerra ed in numerose collezioni private. Le attività di studio e ricerca, guidate dallo ZRC SAZU (Centro di ricerche scientifiche dell’Accademia slovena di scienze ed arte), attraverso il Sentiero della pace raggiungono una cerchia allargata di persone.
Con l’appoggio dell’Agenzia pubblica SPIRIT, settore per il turismo, nel Sentiero della pace dalle Alpi all’Adriatico vengono coinvolte sempre in maggior numero le offerte turistiche slovene ed italiane, che si riuniscono nella rete T-lab con il desiderio di intraprendere una collaborazione transfrontaliera.

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