“ZERO IN LETTERATURA, percorsi poetici e sociali di Renato Zero”: Le MOTIVAZIONI DELLA GIURIA

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Vince la Menzione d’onore del concorso “ZERO IN LETTERATURA, percorsi poetici e sociali di Renato Zero” VALENTINA RAO dell’Istituto d’Istruzione Superiore Liceo GAETANO DE SANCTIS di Roma che ha partecipato presentando un testo di analisi e commento sul tema “La favola mia“.

La motivazione della giuria è stata: “L’analisi di Valentina è profonda e minuziosissima: oltre a presentare  citazioni colte, considerazioni storiche e riferimenti al costume, alla koinè e alla società, è ricca di  dettagliate considerazioni sulla metrica e sulle strategie poetiche. Ai raggi X prototesto e metatesto. Davvero meritevole“.

Per la sezione “ANALISI E COMMENTO” gli studenti premiati sono stati:

·                    DAILIDA BRUGALETTA dell’Istituto Tecnico Industriale Statale GUGLIELMO MARCONI diCivitavecchia che nella sezione “La favola mia”: “Il suo scritto cita Schopenhauer e si cala anima e corpo in un’analisi radicale della forma, del periodare, del climax e della musicalità dei versi, rivelando una profonda conoscenza delle tattiche e dei modelli compositivi poetici”.

·                    BEATRICE DE DOMINICIS dell’Istituto d’Istruzione Superiore Liceo GAETANO DE SANCTIS di Roma, sul tema “La favola mia”: “Ha scelto un sentiero poetico e libero ma non meno profondo per incamminarsi nell’analisi, tenendo in piedi come modello comunicativo un contatto diretto, romantico, ironico  e leggero con l’autore Renato Zero”.

·                    GIADA  KUSEIBI del Liceo Scientifico  FRANCESCO D’ASSISI di Roma, che sul tema “La favola mia” “Si muove con eleganza  tra i fiori e la catena di Marx, l’opposizione illusoria umano-divino di Feuerbach, e le spine senza rose di Schopenhauer per raccontarci il concetto di maschera e le sue declinazioni storiche e filosofiche, attraverso una ricerca profonda che identifica  le connessioni possibili e quelle “impossibili” con il testo di Renato Zero”.

Della sezione “ELABORAZIONE VISIVA” vincono:

·                    MIHAIL BUCATARO dell’Istituto d’Istruzione Superiore Liceo Artistico CARAVAGGIO di Roma che sul tema “Qualcuno mi renda l’anima” ha realizzato un’opera meritevole “Per la capacità di tradurre con una suggestiva visione in bianco e nero su più piani  l’angoscia, il dolore muto, e non già la violenza, ma la sua tormentata attesa”.

·                    FRANCESCO LAUTONE dello stesso istituto che sul tema “Dal Mare / Qualcuno mi renda l’anima” ha saputo cogliere “con la rappresentazione dello sguardo perduto di una rifugiata la storia di migliaia di migranti, la loro disperata condizione e il loro spavento dinanzi a futuro senza nome”.

·                    LORENZO MARINI dell’Istituto d’Istruzione Superiore Liceo Artistico GUGLIELMOTTI diCivitavecchia sul tema “Dal Mare”, “per aver fedelmente rappresentato, con il valore aggiunto di un perfetto ritratto di Renato Zero, quella osmosi poetica quanto autentica che l’Artista ha voluto cogliere tra quel mare e quelle lacrime che inondano con uguale forza le zattere della fortuna”.

Sono poi state assegnate due menzioni speciali a due scuole in particolare:

·                    il Liceo Scientifico Statale SANDRO PERTINI di Ladispoli (RM), nella persona del dirigente Scolastico la Prof.ssa Fabia Baldi poiché “Tutti gli elaborati dei ragazzi presentano una matrice comune: il punto di osservazione originalissimo, che i ragazzi hanno avvertito con forza l’esigenza di affrontare in maniera autentica e sincera  il tema delle politiche di accoglienza. E’ una menzione che prende ancora più valore per il fatto che Ladispoli, appena alle porte di Roma, è una realtà, che più di altre vive quotidianamente i contrasti, la ricchezza  e la sfida della multiculturalità”

·                    E il Liceo Classico e Scientifico Statale SOCRATE di Roma, nella persona del prof. Vincenzo Rudi, Dirigente Scolastico, perché “Tutti gli elaborati dei ragazzi presentano una matrice comune: il punto di osservazione originalissimo, che chiama in gioco esperienze e astrazioni personali; il testo di Renato diventa pre-testo per volare altrove, sul filo del fuori tema, con lucidità e fantasia, dando un ordine nuovo al materiale in gioco. Non è questo il principio della creatività?”.

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